Agricoltura, Veneri (Fdi): “Porteremo sul tavolo del ministro le richieste del mondo agricolo della provincia di Arezzo”
Data:
18 Novembre 2022
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Ultimo aggiornamento:
13 Giugno 2023, 16:22
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La Pietra: “Massimo l’impegno per aiutare il comparto agricolo aretino”. Chiassai: “Le realtà del mondo agricolo e del florovivaismo sono trainanti e fondamentali per la nostra economia”. Incontro in Provincia ad Arezzo alla presenza delle associazioni di categoria per affrontare le problematiche del settore
Arezzo 18/11/2022 – “Porteremo sul tavolo del ministro le richieste del mondo agricolo della provincia di Arezzo”. Lo annuncia il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri. Il Consigliere, il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Patrizio La Pietra e la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, presso il Palazzo della Provincia, hanno incontrato le associazioni di categoria, per affrontare le problematiche del settore. Presenti la presidente di Cia Arezzo Serena Stefani, la presidente di Coldiretti Lidia Castellucci ed il direttore Raffaello Betti, il presidente di Confagricoltura Carlo Bartolini Baldelli ed il direttore Gianluca Ghini. Verrà stilato un documento di richieste che verrà consegnato al sottosegretario La Pietra per portarlo al ministro Francesco Lollobrigida.
Una delegazione guidata dal consigliere Veneri, il sottosegretario La Pietra, il portavoce provinciale Lucacci, il dirigente nazionale Macri, il responsabile per la sicurezza Palazzini, il presidente del consiglio comunale stella e gli assessori Carlettini e Lucherini ha incontrato il sindaco Alessandro Ghinelli ed il prefetto di Arezzo Maddalena Deluca. Il prefetto ha accolto la delegazione con grande cordialità per esporre gli aspetti di sua competenza al Sottosegretario, dimostrando massima disponibilità a collaborare per il territorio. Quindi visita alla Fraternita dei Laici, istituzione storica della città di Arezzo, accolti dal primo rettore Rossi e dai rettori vicari Ghezzi e Senesi. Venerdì si era svolto un incontro con i dottori agronomi, forestali, periti agrari e agrotecnici laureati.
“Arezzo chiama Roma, e Roma risponde. Ci siamo confrontati sul problema della siccità, degli ungulati che rovinano i raccolti dei nostri agricoltori, della forza lavoro sempre più difficile da reperire e da regolamentare, il problema dei predatori, lupo e ibridi, che rendono l’allevamento molto difficile. Ma anche il costo dell’acqua e la tenuta delle foreste, ed un piano di comunicazione ed istruzione alimentare a partire dal mondo della scuola per rendere i nuovi cittadini consapevoli di cosa e come mangiare. Auspichiamo che questo modello di concertazione possa essere un esempio per la Toscana e l’Italia” sottolineano Veneri ed il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, vicepresidente Commissione Sviluppo economico e rurale.
“Nella mia seconda uscita ufficiale come Sottosegretario ho voluto essere ad Arezzo per incontrare le associazioni di categoria del mondo agricolo. Un confronto franco sulle questioni più impellenti che riguardano l’agricoltura come il sistema idrico, invasi e semplificazione. La fauna selvatica che impatta ormai in maniera eccessiva sul mondo agricolo, dobbiamo uscire dalla logica ambientalista e attuare seri piani di contenimento. Abbiamo parlato di lavoro e di forestazione. Massimo l’impegno per aiutare il comparto agricolo aretino” ha dichiarato La Pietra.
“Siamo onorati che il Sottosegretario e senatore La Pietra abbia deciso di incontrare le realtà del mondo agricolo e del florovivaismo della provincia di Arezzo trainanti e fondamentali per la nostra economia -dice la Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini– L’attenzione che ci riserva dimostra l’importanza data al nostro territorio ed è altrettanto significativo che, per la prima volta, le associazioni di categoria abbiano presentato un documento congiunto al Governo con le esigenze richieste dalle aziende. Siamo certi che le istanze della provincia saranno ascoltate per permettere uno sviluppo ulteriore del settore agricolo e ci auguriamo che si possa realizzare anche il distretto del florovivaismo per dare l’opportunità alle nostre imprese, con una storia di decenni sul territorio, di tutelarsi e di rafforzarsi diventando più competitive sul mercato”.
PM