Data:
12 Novembre 2021

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Ultimo aggiornamento:
17 Novembre 2021, 8:52

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Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia di Arezzo, fa il punto sullo stato di attuazione del progetto Ariadne’s Thread for Youth Deviance -Il filo di Arianna contro il disagio giovanile- supportato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus + Sport. Presenti in Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo stamani 12 novembre tra gli altri, Alberto Melis, Delegato Provinciale Coni Arezzo Alberto Melis ed Pierluigi Ricci Presidente dell’ Associazione I Care, partner italiani del progetto. Gli obiettivi e i risultati della prima fase e il calendario delle attività del Programma Erasmus+ Sport “Ariadne’s thread”, sono stati infatti al centro del secondo incontro transnazionale dei partner – avvenuto il 19 ottobre u.s., che avrebbe dovuto svolgersi in Slovenia ma a causa della pandemia si è svolto in videoconferenza.

Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia di Arezzo dichiara :

La Provincia di Arezzo è l’ente capofila di un partenariato composto dal Comune di Katerini, in Grecia, dalla Scuola professionale di pallavolo di Riga, in Lettonia, dall’Ente pubblico per lo Sport di Nova Gorica, in Slovenia e dall’Associazione I Care di Arezzo, da anni attiva con i giovani nella risoluzione delle dipendenze e dei problemi di salute mentale. L’obiettivo principale del progetto è ridurre il disagio giovanile attraverso lo sport e in particolare con la pallavolo. Lo scambio di buone pratiche tra enti nell’area europea, con particolare attenzione alle questioni che riguardano i giovani, facendo ricorso allo sport, saranno una via d’uscita innovativa sia nel nostro paese che in Europa. Nello specifico il programma rivolto agli studenti tra i 14 e i 18 anni, viene realizzato con la collaborazione delle Scuole Superiori della Provincia di Arezzo, che prevederà partite di pallavolo, seminari e vari momenti di riflessione che coinvolgeranno non solo gli studenti ma anche insegnati, educatori e famiglie. L’analisi delle forme di disagio e della potenziale devianza tra i giovani, è stata rilevata con un questionario anonimo predisposto dagli esperti di I Care, somministrato ai giovani per comprendere le reali situazioni di malessere. Il questionario tra l’altro è stato condiviso con i partner europei di Grecia, Slovenia e Lettonia, che lo hanno adattato secondo le loro esigenze propria situazione specifica. Ad Arezzo si è potuto contare sulla collaborazione della Consulta provinciale degli studenti che tengo a ringraziare, con il coordinamento della professoressa Antonella Bianchi dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che hanno collaborato fattivamente per la raccolta dei dati presso gli studenti delle scuole superiori. I dati saranno poi successivamente interpretati e confrontati con quelli degli altri paesi partner del progetto, così da fornire importanti elementi di riflessione sulle strategie di intervento, per organizzare dei seminari tematici che vedrà la partecipazione di esperti o figure vicine al mondo giovanile. Si entra quindi nel vivo dell’attività con l’adesione degli istituti superiori della Provincia, inizia quindi la fase operativa del progetto e sono fortemente convinta che sarà un valido strumento per conoscere, riconoscere ed intervenire sin dai primi segnali del disagio giovanile, lavorando con un ampio in un’ottica più ampia come quella europea.

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