Recovery, Reclutamento PA: Silvia Chiassai Martini, in rappresentanza dell’Upi, in audizione in Senato: “Decreto Brunetta strategico: al Ministro chiediamo un Accordo per attuarlo”
Data:
4 Ottobre 2021
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Ultimo aggiornamento:
11 Ottobre 2021, 11:59
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“Il Decreto sul Reclutamento della PA per il Recovery Plan è strategico per l’attuazione del PNRR, per questo chiediamo al Ministro Brunetta di definire, in sede di Conferenza Unificata, un accordo per la sua attuazione, per individuare le risorse e gli strumenti per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti territoriali e per potenziare le stazioni uniche appaltanti delle Province e delle Città metropolitane che avranno un ruolo chiave per la messa a terra degli investimenti del Recovery”. Silvia Chiassai Martini, vicepresidente dell’Upi è intervenuta in audizione alle Commissioni Affari costituzionali e giustizia del Senato sul Decreto per le misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia.
“Come Province – ha detto Chiassai Martini – attendevamo questo provvedimento, considerate le pesanti criticità in cui ci siamo trovati, a causa della carenza di personale tecnico e specializzato e alla necessità di rafforzare le strutture deputate alla realizzazione degli investimenti che ci saranno assegnati. L’obiettivo deve essere quello di costruire un percorso che non termini la sua efficacia nel 2026, ma getti le basi per una riforma strutturale della Pubblica Amministrazione italiana che consenta di utilizzare al meglio le risorse pubbliche favorendo una crescita duratura e sostenibile del Paese”.
La Presidente della Provincia di Arezzo, in rappresentanza dell’Upi, ha poi sottolineato alcune questioni su cui l’Upi chiede: “La disponibilità di Governo e Parlamento ad intervenire, a partire dalle norme che prevedono i mille esperti per il supporto nella gestione delle procedure complesse. È essenziale definire criteri di ripartizione di questi incarichi tra le Regioni e gli Enti locali in modo da concentrare questi esperti per funzioni di amministrazione condivisa a livello locale in ambito provinciale e metropolitano a supporto di tutti gli enti locali del territorio. Inoltre, l’eliminazione del nulla-osta per il passaggio
diretto del personale da un’amministrazione ad un’altra è una misura particolarmente critica per gli enti locali, che rischia di svuotare le strutture proprio nel momento in cui è richiesto uno sforzo straordinario per attuare il PNRR. Per questo occorre escludere questa misura per il comparto degli enti locali”.