Silvia Chiassai Martini: “Governo e Regione intervengano con misure urgenti per difendere le imprese agricole da crisi energetica, aumento dei costi e proliferazione di fauna selvatica”

Data:
20 Aprile 2022

Tempo di lettura:
2 min

Ultimo aggiornamento:
20 Aprile 2022, 12:49

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La Provincia di Arezzo al fianco degli agricoltori che protestano a Venturina nella manifestazione della Cia contro le crescenti criticità del comparto:  

“Condivido la preoccupazione e la mobilitazione degli agricoltori aretini  – afferma la Presidente Chiassai Martini – che operano in contesto socio economico già fortemente provato dal Covid a cui si sono aggiunte le pesanti conseguenze del conflitto in Ucraina che sta mettendo in ginocchio le imprese. Stiamo assistendo al progressivo aumento dei costi dell’energia, ad una speculazione sui beni primari, a crescenti criticità sui territori legate anche al fenomeno della proliferazione incontrollata della fauna selvatica, senza interventi concreti di medio e lungo termine per risollevare e aiutare il settore. Il conflitto in Ucraina, in particolare, sta impattando sulla crisi agricola per il blocco degli scambi commerciali, per la volatilità dei prezzi e dei costi di produzione, per la contrazione dell’offerta sui mercati e un’inflazione che si attesta su livelli mai visti in precedenza. Per quanto motivo, Governo e Regione devono intervenire urgentemente e in maniera più incisiva per difendere l’agricoltura e l’agroalimentare italiano, settori trainanti e fondamentali della nostra economia che non possiamo lasciare da soli. Occorre che si proceda con politiche mirate e atti concreti che tutelino le imprese, prodotti e la qualità del made in Italy. L’Italia deve farsi garante in sede europea per l’attivazione di misure appropriate e tempestive verso una politica energetica seria che punti a renderci sempre più autonomi dall’approvvigionamento da altri Paesi e l’introduzione di strumenti di gestione finalizzati a calmierare i prezzi sui mercati per portare più stabilità ai redditi degli agricoltori. Il mondo agricolo è giunto ormai allo stremo. È chiaro che necessiti di attenzione e di ascolto per affrontare anche a livello regionale l’annosa condizione della presenza di fauna selvatica e di predatori nei territori che ha superato ogni limite. Una criticità diventata esponenziale da quando la Provincia è stata privata per legge delle funzioni in agricoltura e caccia e pesca a con danni incalcolabili ed evidenti sui territori. Ritengo che la Provincia sia un presidio irrinunciabile di gestione e di controllo del territorio che soltanto se saremo in grado di superare i disastri causati dalla scellerata legge Del Rio potremmo trovare soluzioni efficaci anche per il comparto agricolo e l’ambiente che rappresentano un investimento in prospettiva per lo sviluppo della nostra economia” 
PM

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