La Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini: “Fondamentale la collaborazione con il mondo del Volontariato per la gestione del post-pandemia e per combattere i nuovi drammi delle trasformazioni sociali”.

Data:
21 Settembre 2021

Tempo di lettura:
2 min

Ultimo aggiornamento:
28 Settembre 2021, 12:37

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Un incontro per rafforzare la sinergia tra Istituzioni, terzo settore e volontariato, dopo la straordinaria collaborazione durante l’emergenza Covid. Con questo spirito, la Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini ha promosso l’iniziativa che si svolgerà a Montevarchi, mercoledì 22 settembre, alle ore 17.00, nella Sala dela loggia del Palazzo del Podestà, che coinvolge autorevoli rappresentanti del mondo del terzo settore da sempre operativi nel sostegno alla popolazione in difficoltà. Saranno presenti: il Presidente delle Misericordie d’Italia, Dott. Domenico Giani, il Presidente regionale delle Misericordie, Avv. Alberto Corsinovi, il Presidente provinciale, Dott. Patrizio Cancialli, insieme al Presidente della CRI aretina, Dott. Luca Gradassi, e al Responsabile Provinciale della Protezione Civile, Dott. Enrico Gusmeroli.

“Abbiamo trascorso mesi drammatici – afferma la Presidente Chiassai Martini – in cui le nostre comunità hanno rafforzato una rete solidale che non era affatto scontata. Dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid passo dopo passo, abbiamo rivisto la luce, ma ritengo che sia opportuno guardare avanti preparandoci a lottare contro gli effetti nefasti del virus, tra i quali una crescente povertà che sta colpendo molte famiglie.

Credo che sia fondamentale ripartire dall’impegno di tante realtà del terzo settore e da centinaia di volontari che hanno retto all’onda d’urto pandemica soprattutto dal punto di vista della tenuta sociale. Le Istituzioni, ed in particolare i Sindaci, sono stati in prima linea nella lotta al Covid-19, diventando un punto di riferimento per cittadini, scuola e imprese, con l’obiettivo di non lasciare nessuno da solo.

Ho voluto organizzare questo incontro per un confronto costruttivo che può basarsi anche sull’esperienza straordinaria che abbiamo vissuto nella città di Montevarchi, in stretta sinergia con il mondo del Terzo Settore, la Protezione civile, i volontari e grazie alla mobilitazione di tanti giovani, impegnati nel confezionamento e nella consegna di migliaia di mascherine con un servizio “porta a porta” su tutto il territorio.

Grazie alla generosità di tanti cittadini, con il Fondo Emergenza Coronavirus, abbiamo avuto la possibilità di fornire gratuitamente ai ragazzi delle scuole i test sierologici per una ripresa dell’anno scolastico in sicurezza. Siamo stati anche i primi in tutta la Regione, e non solo, a fornire autonomamente un servizio gratuito di test antigenici rapidi, ogni fine settimana, per un totale di 7.000 tamponi effettuati, grazie alla collaborazione con il personale del Corpo Militare volontario della Croce Rossa Italiana e delle Infermiere volontarie. Un monitoraggio che ha permesso di tenere sotto controllo la diffusione del contagio durante la terza ondata, permettendo a Montevarchi di essere l’unico comune della provincia al di sotto del parametro settimanale da “zona rossa” di 250 casi ogni 100.000 abitanti.

Nel momento del bisogno le comunità hanno riscoperto un importante senso di appartenenza e una grande solidarietà che credevamo quasi perduta. Oggi, purtroppo nuovi drammi si stanno affacciando in queste ultime settimane in cui è assolutamente necessario proseguire il percorso intrapreso che può sempre contare su competenza e impegno di operatori e volontari del terzo settore, attraverso un confronto costruttivo sui possibili strumenti, che in accordo con le Istituzioni possano essere messi in campo per non giungere impreparati alle continue trasformazioni sociali, non solo legate alla pandemia”

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