Data:
14 Luglio 2021

Tempo di lettura:
4 min

Ultimo aggiornamento:
13 Marzo 2024, 18:14

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Descrizione

Il Servizio Programmazione Rete scolastica esercita i compiti e le funzioni stabilite dalla Legge n. 56 del 7 aprile 2014. In particolare, ai sensi dell’art. 1, c.85, lett. c), le Province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano la programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale.
Nuovi indirizzi di studio e nuove scuole sono strumenti decisivi nella programmazione della rete scolastica territoriale, per rispondere alle esigenze della cittadinanza e per inserirsi sinergicamente nel tessuto economico e produttivo locale, obiettivi principali di un’efficace politica di integrazione tra scuola e territorio.
La Regione detta annualmente le linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Esse contengono criteri e modalità ai quali gli Enti Locali devono attenersi nella formulazione delle proprie proposte relative al dimensionamento scolastico e all’offerta formativa. Prevedono il cronogramma secondo il quale vengono stabilite le scadenze per i diversi steps operativi previsti per l’approvazione dei nuovi percorsi formativi degli istituti di secondo grado e dell’assetto delle istituzioni scolastiche del territorio regionale.
Il Servizio Programmazione Rete scolastica è un servizio di fondamentale importanza per la Provincia al quale sono attribuite le seguenti competenze:

· Offerta formativa e dimensionamento scolastico
· Diritto allo studio
· Funzionamento Istituti Scolastici di Istruzione Secondaria Superiore
· Problematiche relative all’handicap all’interno degli Istituti Scolastici Superiori
· Progetto Educativo Zonale (PEZ)

Competenze

Il Servizio Programmazione Rete scolastica in base alle proprie declinazioni ha caratteristiche diverse e persegue fini diversi, rivolgendosi ad una pluralità di soggetti.
In modo particolare in base alle diverse competenze si declina come segue:

Offerta formativa e dimensionamento scolastico:

La Provincia ai sensi della Legge 32/2002 e successivo decreto attuativo, elabora e propone i piani annuali secondo le linee programmatiche concernenti l’offerta formativa e di dimensionamento degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore programmando e concertando con le stesse istituzioni scolastiche e con le Zone del territorio l’offerta formativa – indirizzi di studio – di ciascuna istituzione scolastica.

Diritto allo studio:

Pacchetto Scuola – I contributi del Diritto allo studio sono risorse provenienti dallo Stato e dalla Regione, attribuite agli studenti residenti in Toscana e iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali, paritarie private o degli Enti Locali, appartenenti a nuclei familiari con indicatore economico equivalente (ISEE) non superiore all’importo di 15.748,78 €, finalizzati a sostenere la frequenza scolastica (libri scolastici, altro materiale didattico e servizi scolastici). La Provincia svolge un ruolo di coordinamento nei confronti delle Conferenze Zonali per l’Istruzione e dei Comuni, questi ultimi emettono i bandi e recepiscono le

Funzionamento Istituti Scolastici di Istruzione Secondaria Superiore:

La Provincia trasferisce annualmente un budget per il funzionamento agli istituti scolastici tramite apposito atto declinato con parametri oggettivi e trasparenti e con modalità definite annualmente per spese di ufficio, reintegro arredi, utenze telefoniche.
La Provincia provvede inoltre ai costi relativi all’energia elettrica, al riscaldamento ecc.
Tramite il proprio Servizio Manutenzione Edilizia la provincia si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà dove si trovano gli istituti scolastici di istruzione superiore e si occupa della manutenzione ordinaria di quelli in locazione.

Problematiche relative all’handicap all’interno degli Istituti Scolastici Superiori:

Le attività messe in atto in questo ambito presentano due filoni distinti per garantire l’inclusione scolastica di alunni diversamente abili: il trasporto e l’assistenza educativa scolastica, effettuati con risorse statali e regionali.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto degli alunni diversamente abili frequentanti gli Istituti Superiori, l’intervento si attua in stretta collaborazione con i Comuni, che vengono delegati dalla Provincia ad orga-nizzare il servizio, rimborsando completamente i costi. È stata scelta questa linea di intervento dal mo-mento che i Comuni conoscono le peculiarità delle varie situazioni, costituite dalla condizione fisiologica e psicologica del ragazzo, dai suoi bisogni e dalla particolarità geografica del territorio in cui si esplica l’intervento. Per questa finalità vengono utilizzate principalmente risorse regionali.
Per quanto riguarda l’assistenza educativa scolastica, la Provincia utilizza prioritariamente le risorse statali.
La scelta dell’Ente è quella di attribuire direttamente le risorse agli Istituti Scolastici che organizzano auto-nomamente le attività di assistenza educativa, selezionando con appostiti bandi le figure adeguate a svol-gere le azioni previste nei PEI (Piano Educativo Individuale), con interventi individualizzati. Le risorse ven-gono attribuite agli Istituti secondo criteri oggettivi inerenti al numero di alunni con certificazione relativa alla L. 104 ed alla loro gravità.

Progetto Educativo Zonale (PEZ):

I progetti Educativi Zonali -P.E.Z. – sono concepiti come risposta integrata ai bisogni dei territori, concertati nell’ambito delle conferenze zonali per l’istruzione, sono finalizzati a realizzare attività ed interventi sul territorio concernenti due distinte aree di riferimento in relazione all’età dei destinatari:– P.E.Z. Infanzia 0-6 anni – Attività rivolte ai bambini di età 0-6 anni ed alle loro famiglie, comprese le attività che svolgono nel periodo estivo e, comunque, di sospensione del tempo nido– P.E.Z. Età scolare 3-18 anni – Attività rivolte ai bambini e ragazzi in età scolare, che possono essere svolte nel tempo scuola e/o nel tempo extra-scuola, con l’obiettivo principale di prevenire e combattere la dispersione scolastica ed, in particolare, il fenomeno dell’abbandono prematuro dei percorsi di istruzione. Soggetti richiedenti sono i Comuni e gli Istituti Scolastici tramite le Conferenze Zonali per l’Istruzione. Il procedimento segue le linee d’indirizzo pubblicate annualmente da parte della Regione Toscana e ha il seguente iter: a) – Progettazione integrata di zona; b) – Verifica da parte della Provincia dei progetti approvati dalla conferenze per l’istruzione, con l’eventuale richiesta di indicazioni/prescrizioni; c) – Approvazione definitiva dei progetti da parte delle conferenze per l’istruzione; d) – compilazione definitiva online da parte delle conferenze per l’istruzione e contestuale invio alla Regione del modello di zona, redatto secondo il fac-simile predisposto dalla Regione Toscana; e) – Trasmissione formale del provvedimento recante l’assegnazione dei finanziamenti firmato dal Responsabile della conferenza zonale per l’istruzione e riepilogativo delle risorse spettanti a ciascun comune/unione di comuni, ovvero a ciascuna Misura del Progetto.

Dirigente

D.ssa Roberta Gallorini
Tel 0575 392266
Email [email protected]

Responsabile

Dott.ssa Eleonora Nappini
Tel 0575 392229
Email [email protected]

Sede principale

Palazzo della Provincia

Indirizzo
Piazza della Libertà n. 3 – 52100 Arezzo AR

Orari
dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15:30 alle ore 17:30

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Contatti

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