Data:
9 Giugno 2021

Tempo di lettura:
2 min

Ultimo aggiornamento:
4 Settembre 2024, 17:49

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La decorazione della sala del Consiglio del Palazzo della Provincia fu affidata ad Adolfo De Carolis nel 1922.
Nel 1913 il Consiglio Provinciale aveva deliberato l’inizio dei lavori di ristrutturazione di due palazzi che si affacciavano sul duomo determinandone il ripristino e l’ampliamento che permise di avere lo spazio adeguato per un’ampia sala consiliare.

Nel 1921 l’ingegnere Giuseppe Paoli, autore e direttore del progetto, scelse l’artista marchigiano, all’epoca noto e molto apprezzato, preferendolo a Galileo Chini. Il tema dominante dell’intero programma iconografico, ideato dallo stesso Paoli, è l’esaltazione della Terra Aretina, bagnata da i due grandi fiumi, Tevere e Arno, iniziando dagli stemmi di dieci comuni della provincia ancora visibili nella parte superiore dei vetri delle grandi finestre che si affacciano verso il Duomo, per concludersi nel grande affresco della parete di fondo con i Grandi Aretini.

Il tema degli uomini Illustri è il punto iniziale della decorazione, intorno al quale si articolano i soggetti raffigurati sulle altre pareti con grandi fregi raffiguranti il lavoro dei campi e il lavoro nelle miniere. Secondo un gusto neo-quattrocentista, assai diffuso all’inizio del Novecento, il De Carolis ha concepito l’affresco come un grande fondale architettonico, sormontato dallo stemma di Arezzo e dalle figure allegoriche della Storia, della Tradizione, delle Arti e delle Scienze e davanti al quale, entrando da due aperture poste alle estremità della scena, rispettivamente a sinistra e a destra, passano i personaggi illustri che hanno avuto i natali nella città e nei comuni della Provincia aretina.

La scelta dei soggetti è stato il risultato di una stretta collaborazione con l’allora Regia Accademia Petrarca e con alcuni eruditi locali, primo tra tutti, Ugo Viviani.

Al centro è rappresentato Michelangelo, seduto dentro un’edicola e davanti alla statua del Genio Vittorioso.
Lateralmente, partendo da sinistra e andando verso Michelangelo, si vedono Mecenate, Guido d’Arezzo, Guglielmino degli Ubertini, Margaritone d’Arezzo, Guittone d’Arezzo, Santa Margherita da Cortona, Francesco Petrarca, Spinello, Masaccio, Leonardo Bruni, Poggio Bracciolini, Piero della Francesca, Cristoforo Landino, Mino da Fiesole, Luca Pacioli e Luca Signorelli.
Partendo dal centro e andando verso destra si vedono Giorgio Vasari, Giulio III De Monte, Pietro Aretino, Benedetto Varchi, Andrea Cesalpino, Pietro Berrettini, Alessandro Dal Borro, Francesco Redi, Bernardo Tanucci Tanucci, Vittorio Fossombroni e Pietro Benvenuti.

Attività

Concessione in uso temporaneo delle sale e/o spazi del Palazzo della Provincia di Arezzo.

Requisiti del richiedente

Soggetti senza scopo di lucro.

Procedimento

La concessione è stabilita dal Presidente della Provincia compatibilmente con la destinazione primaria degli ambienti.

Tempi del procedimento

10 giorni.

Documenti da presentare

Istanze in carta libera da presentare entro 10 giorni prima della data, per cui si richiede. Nella domanda dovrà risultare oltre alla data, la durata in ore dell’occupazione, la tipologia di sala, la natura e programma della manifestazione, ed eventuali servizi necessari.

Modalità di pagamento

Condizioni di servizio

Consulta l’informativa resa ai sensi dell’art. 13 del Reg. 2016/679/UE (GDPR)

Normativa

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Responsabile

Dott.ssa Prisca Mencacci
Tel 0575.392275
Email [email protected]

Ufficio di riferimento

Potere sostitutivo

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